L'uomo di Aran

La vita di una famiglia di pescatori su una delle tre isole di Aran, al largo della costa occidentale d'Irlanda, alle prese con una natura ingrata (senza alberi) e un mare spesso tempestoso, il solo padrone odiosamato che questi uomini indipendenti riconoscono. Prodotto dalla Gaumont-British, costato molti mesi di lavorazione sull'arco di 3 anni e molte migliaia di metri di pellicola impressionata, è la punta più alta della scuola britannica del documentario, e un grande poema audiovisivo sul conflitto dell'uomo contro la natura. Definito un documentario poetico, ma l'accento cade sull'aggettivo: R.J. Flaherty non esita "a ricostruire episodi, come la celeberrima caccia allo squalo, che non corrispondono più alla vita quotidiana dell'isola, una pratica in disuso da anni" (Emanuela Martini). 1 premio al Festival di Venezia 1934.

Nessun commento: